Spotify, il servizio che permette di ascoltare la musica in streaming da pc e dispositivi smart, sembra essere pronto ad un giro di vite per quanto riguarda gli utenti che approfittano del piano “Premium for Family”.
Inutile dire di come in tanti abbiano approfittato di quest’ultima possibilità dichiarando il falso – cioè di essere tutti membri della stessa famiglia e di abitare sotto lo stesso tetto pur essendo semplici amici o, addirittura, sconosciuti – per dividere la quota mensile fra più utenti e abbassare notevolmente il costo del servizio premium pro capite.
Per correre ai ripari la compagnia svedese guidata da Daniel Ek sembra aver attivato negli ultimi giorni la localizzazione GPS dei propri utenti, per identificare meglio gli utilizzatori finali del servizio e scoprire quanti, fra coloro che dichiarano di appartenere allo stesso nucleo familiare abitino realmente allo stesso indirizzo.