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Dopo aver letto i primi 5 punti fondamentali nell’articolo precedente (budget, newsletter, singolo, videoclip/video live, concerto di presentazione), chiudiamo la lista delle consigli per fare in modo che le persone comprino DAVVERO il vostro album.

 

 

COME INCURIOSIRE LA STAMPA
C’è un abuso edilizio nel vocabolario dei marketer: storytelling.
Oramai si utilizza questa parola per descrivere ogni tentativo di narrazione o racconto mirato alla vendita di concetti come di prodotti e servizi.
Se siete duna band o un artista emergente dovete riuscire a incuriosire la stampa raccontando una storia che valga la pena essere riportata: spesso, da sola, la bella musica non basta. Il giornalista sa benissimo che scrivere un articolo dal titolo: “Un nuovo artista pubblica un nuovo brano: INCREDIBILE!” non porta lettori (a meno che non scriviate per Lercio).
Questa storia deve essere scritta in un comunicato stampa, meglio se di una pagina sola, al cui interno devono essere presenti anche le info più tecniche. Se avete fatto un comunicato di più pagine (sconsigliato!) incollate una parte nel corpo della mail e allegate il resto con una/due foto.
Avete risparmiato sulle spese di registrazione e packaging? Allora potete permettervi un ufficio stampa; se avete finito i soldi e dovete farlo da soli, iniziate a creare una lista di siti e riviste che possono essere interessate alla vostra musica, contattateli telefonicamente e fatevi indicare le mail dei responsabili. Fatelo in tempo!!!
Per la radio il discorso è molto differente: è una giungla, ma al tempo stesso è il prefetto strumento aggregativo e promozionale. Va bene tentare subito con i grandi network, ma è molto difficile se non volete affidarvi ad agenzie, diciamo impossibile. Meglio partire con le radio locali che sono le più raggiungibili; fate sentire loro i brani che avete pensato come singolo e lasciatevi consigliare. Una volta trasmesso il brano cercate di organizzare subito una festa/concerto per celebrare l’evento, invitando ovviamente il Dj e lo staff della Radio.

 

I RECALL
Fare ufficio stampa e farlo bene sono due lavori opposti. Nel primo ci si limita a fare una mailing list, scrivere un comunicato e inviarlo. Nel secondo caso entra il rapporto personale, spesso consolidato in anni di lavoro, della fiducia che un giornalista ripone in un’azienda o in un professionista. E’ un lavoro che costa, ma vale la pena.
I recall fanno parte di chi questo lavoro sa farlo bene, ossia chiamare il giornalista al quale hai inviato il comunicato e sondare il terreno per capire se c’è la possibilità di un’intervista, una recensione o uno speciale/anteprima. Spesso il termine ‘sondare’ equivale a ‘convincere’, ma viene fatto in modo che il giornalista non se ne accorga.
Lo volete fare da soli perché non avete più soldi? Allora non cercate di trasformarvi in una fittizia agenzia di stampa, siate più sinceri possibile e cercate di farlo capire alla testata sulla quale volete apparire.

 

LA DISTRIBUZIONE DIGITALE E IL VALORE DEL PRE-ORDER
Per fare in modo che il vostro disco possa essere eleggibile per il pre-order, dovete avere tutto pronto almeno 6/8 settimane prima della data di uscita. Oltre ad iTunes potete metterlo in pre-vendita anche su Amazon e invitare i vostri amici e fan ad acquistare il disco in anticipo; tutto questo vi potrebbe permettere di avere un discreto numero di copie già piazzate nel momento dell’uscita ufficiale e tentare di scalare l’Everest delle classifiche (non dovete pensare che per entrare nella top20 servano 2.649 copie, a volte bastano anche poche decine).

 

Il vostro album deve essere presente ovunque, ma cercate di indicare ai possibili acquirenti quali servizi utilizzare:
iTunes: se volete entrare in classifica
BandCamp: se volete ottenere il miglior ritorno economico
Spotify: se volete utilizzare le playlist
Deezer: è più attento alle proposte locali
YouTube: se volete promuovervi con l’aiuto di un video

 

ALLINEATE TUTTI I VOSTRI RIFERIMENTI ONLINE (E POI USCITE DI CASA)
Partite dal vostro sito ufficiale (dovete averne uno, di primo livello) aggiornando la grafica, la bio, tutte le informazioni, i link agli store, al merchandising e inserite una press area.
Poi passate ai social, dove si svolgerà il 90% della vostra attività online.
Come avatar potete scegliere la copertina del singolo/album, iniziate (o continuate) ad aggiornare il vostro network su base quotidiana scegliendo contenuti di varia natura ed evitate di pubblicare sempre “ascoltateci”, ”comprateci”, “guardateci”, “votateci”, “amateci”; cercate di guardarvi intorno, stabilite rapporti con altri artisti, ideate scambi di serate, inventatevi (o rubate) qualche strategia, fatevi spiare. Ma soprattutto: USCITE DI CASA!!! Meglio una serata in un locale a fare nuove conoscenze che 100 ore davanti a Facebook.

 

DATE TUTTO VOI STESSI NEI CONCERTI, FATELI DIVENTARE MOMENTI EPICI
Se avete lavorato bene fino a questo punto, avete girato per locali, conosciuto i direttori artistici e stabilito rapporti con altri artisti, non avrete difficoltà a trovare le prime date che possano servire come feste di presentazione (vedi articolo precedente).
Adesso è il momento di fare gli ultimi controlli: avete parlato con il tecnico del suono? Avete portato la vostra locandina al locale almeno 10 giorni prima? Avete organizzato il tavolo del merch? Siete sicuri di aver scelto bene gli articoli da vendere? Avete pensato a dei pacchetti o al modo di recuperare mail dei fan?
Ma soprattutto: avete fatto mille ore di prove? La scaletta è in linea con la festa? Siete pronti al vostro ultimo concerto? ? dovete sempre pensare che ogni live potrebbe essere l’ultimo o il più importante, questa forma mentis vi permette di dare sempre il massimo e anche il pubblico più sordo riuscirà ad avvertirlo.

 

In bocca al lupo e che vinca il più bravo, il migliore, il più scaltro, il più attento, il più musicale, il più divertente, il più concentrato, il più sereno, il più sincero, il più creativo, il più funzionale, il più oculato, il più estroverso, il più coinvolgente, il più strategico, il più divertente, il più ironico, il più sarcastico, il più smanettone, il più geek, il più spudorato, il più normale, il meno VENDITORE.

 

 Fabrizio Galassi