Charles K Harris è stato il primo artista ‘famoso’ della storia dell’industria musicale, a fine ‘800 lo spartito del suo brano “After The Bail” ha venduto più di 5.000.000 di copie. Era un impiegato di Tin Pan Alley, la zona di New York dove si componeva per i musical di Broadway, era quindi un professionista e amava dire: “Una nuova canzone deve essere cantata, suonata e martellata nelle orecchie del pubblico, non in una città, ma in tutte le città, paesi e villaggi, prima che riesca a diventare popolare”.
Questa sua frase è rimasta scolpita nelle fondamenta dell’industria discografica (quindi non più solo quella musicale) fino ad oggi, e fino ad oggi la tecnica della goccia cinese ha sempre avuto effetto: ti faccio sentire un brano 1.000 volte, alla fine ti piace.
Poi c’è l’industria radiofonica che negli anni ha contribuito a far in modo che artisti meritevoli e anche molti artisti NON meritevoli, avessero un enorme successo, grazie alla goccia cinese musicale.
Ma negli ultimi anni l’industria radiofonica mainstream, ossia quella dei grandi network o delle BigRadio, ha effetto soltanto su una fetta di mercato che non è quasi mai legata all’appassionato di musica, quindi il suo ‘convincere di un determinato artista’ ha effetto quasi esclusivamente sugli appassionati di radio, gran parte dei quali ascoltano i network quando sono in macchina e desiderano essere intrattenuti.
E’ un pubblico fedele sul quale la radio ha costruito il proprio business, purtroppo non combacia più con il pubblico musicale che si è spostato in massa sul digitale dove può scegliere ciò che vuole, ma il costo è la disgregazione, la mancanza di una uniformità del “cosa va ascoltato”. Questo comporta la frammentazione in decine di nicchie.
Ma c’è una parte di radio che non vuole uniformarsi allo standard imposto dai grandi network, non vuole commercializzarsi per mantenere la propria voce o il proprio linguaggio. Sono le piccole, quelle indipendenti, quelle regionali, guidate ancora da un barlume di passione, sono queste emittenti che in parte seguono, in parte decidono il mercato musicale.
Per poter fare un’affermazione del genere mi sono basato sui dati certi, ossia quelli che provengono dagli organi ufficiali che monitorano le radio (Radio AirPlay/Radio Monitor), dagli stream Spotify e dalle views di YouTube.
Ho scelto 6 artisti tra i più popolari tra gli appassionati, tra quelli che hanno un’importante attività live, che hanno una riconoscibilità e che in parte dettano il trend a mercato mainstream. Sono Calcutta (con due brani), Cosmo, Salmo, I Cani, Afterhours e TheGiornalisti; non ho potuto inserire Motta in quanto non erano disponibili i suoi dati.
Oltre ai 6 eroi, ho inserito anche un prodotto discografico/musicale, ossia Bianca Atzei, prodotta dalla Baraonda di Lorenzo Suraci, ossia dal boss di RTL 102.5, per la quale ha spalancato l’heavy rotation della sua radio regalandole 900 passaggi in 4 mesi, ossia “martellandola nelle orecchie del pubblico” 30 volte al giorno.
Ma vediamo che tipo di risultati sono arrivati, specialmente dal mondo degli appassionati di musica.
Partiamo prima con il numero di passaggi in radio dei singoli e che numero di audience hanno totalizzato (l’audience è stabilito in base alla grandezza della radio e dalla media di ascoltatori nel momento della trasmissione del brano):
A dominare classifica dei Passaggi Radio è, a sorpresa, Cosmo con “L’Ultima Festa”, seguito da “Oroscopo” di Calcutta e ovviamente “La Strada Per La Felicità” di Bianca Atzei. Questo stesso podio si ripropone nel totale dell’audience ricevuta.
Adesso andiamo a vedere quali sono le Top5 radio hanno trasmesso maggiormente i seguenti brani:
Cosmo – “L’Ultima Festa” (dal 22/4 al 19/10 2016)
1. Radio Studio 5
2. ILR Italia
3. Rete Kappa Top 100
4. Deejay
5. Lolli Radio Hits
Calcutta – “Oroscopo” (dal 12/05 al 19/10 2016)
1. Radio RC International
2. Radio Firenze
3. Deejay
4. Radio Fantastica
5. Radio Skylab Savona
Bianca Atzei – “La Strada Per La Felicità” (dal 14/06 al 19/10 2016)
1. RTL 102.5
2. Prima Radio Cosenza
3. Radio Ketchup
4. Radio Zeta L’Italiana
5. Rete Kappa Top 100
Già da questi dati possiamo capire il valore delle piccole radio, e allo stesso tempo quali sono quelle che più ascoltano il territorio; prendendo ad esempio questi tre brani, soltanto DeeJay ha trasmesso in maniera importante Cosmo e Calcutta, niente da dire a Linus che non ne sbaglia una (ha pure chiuso il suo blog, altro asso nella manica).
Il valore dell’audience radio cambia in base al volume della radio e risulta oltremodo chiaro che RTL 102.5 ha un pubblico decisamente più vasto di Radio Studio 5; per questo Bianca Atzei sale al terzo posto nel computo totale di questa calssifica.
Ma, se la radio è potere musicale imposto, Spotify e YouTube è il potere musicale scelto.
Andiamo a vedere i numeri:
Cosmo non è più primo ma quarto, mentre Calcutta si prende le prime due posizioni incalzato dal 1.5 milioni di ascolti per Salmo. Bianca Atzei precipita all’ultimo posto, soprassata anche da TheGiornalisti che con il loro “Completamente” hanno solo 3 giorni di ascolti (contro i 4 mesi di ‘La Strada Per La Felicità’).
La conferma arriva da YouTube:
Voglio chiudere questo report confermando due tesi:
La Radio Commerciale o i grandi Network non hanno più voce in capitolo sul trend musicale nazionale (rimangono fondamentali per l’internazionale e per le major).
Le Piccole Radio hanno il polso della situazione musicale e sono loro ad ascoltare e definire il trend musicale nazionale, principalmente alternativo al mainstream.
Fabrizio Galassi