Nel mare – molto agitato – dei negoziati tra case discografiche e gestori delle maggiori piattaforme di streaming musicale fino a ora Spotify si era distinto come interlocutore più generoso, nei confronti dei fornitori di contenuti: questo status, tuttavia, potrebbe cambiare molto presto. Come riferito dal Financial Times la società guidata da Daniel Ek avrebbe proposto alle etichette un nuovo accordo che ridurrebbe del 14% i compensi versati dall’azienda svedese alle etichette.
Per approfondire http://www.rockol.it/news-668245/spotify-offre-a-etichette-compensi-piu-bassi-del-14-streaming