Dopo il governo statunitense, anche quello britannico ha emanato un provvedimento mirato a punire gli utilizzatori di ticket bot, le automazioni informatiche che permettono ai bagarini online di bombardare i siti operanti sul mercato ufficiale di richieste di acquisto di biglietti da rivendere poi sulle piattaforme di secondary ticketing: accogliendo le osservazioni del professor Michael Waterson, consulente nominato dal Ministero a Cultura, Informazione e Sport presieduto da Matt Hancock, le camere hanno approvato un emendamento al Digital Economy Bill che permetterà di comminare multe di “importo illimitato” a quanti siano stati colti a fare incetta di titoli di ingresso utilizzando software per l’acquisto seriale.
E non è tutto: nel provvedimento – comunque meno severo di quello proposto in sede di discussione, che avrebbe reso l’utilizzo dei bot un reato penale punibile con carcere – si invitano da una parte gli operatori sul mercato primario a rafforzare le misure anti-bot e a rendere più trasparenti i rendiconti delle vendite, e dall’altra gli operatori sul mercato secondario a isolare gli speculatori professionisti dai privati cittadini intenzionati a rivendere occasionalmente un biglietto.
“Queste pratiche sono semplicemente scorrette”, ha osservato il ministro Hancock: “Ecco perché ci siamo attivati per mettere i veri fan davanti a tutto e per aumentare le possibilità di vedere dal vivo le proprio star musicali e sportive preferite a un prezzo ragionevole”.
Per approfondire http://www.rockol.it/news-670677/secondary-ticketing-uk-multe-illimitate-a-chi-usa-bot