La guardia di Finanza di Torino – la città dove il cantautore britannico si è esibito giovedì 16 e venerdì 17 marzo – ha individuato un punto vendita nel Nord Italia che acquistava biglietti online per le date nel capoluogo piemontese di Ed Sheeran per poi rimetterli in vendita sul secondary market e prezzi maggiorati anche di sei volte il valore nominale: lo riferisce l’edizione online della Stampa.
Le Fiamme Gialle hanno fermato agli ingressi del PalaAlpitour un centinaio di spettatori in possesso di tagliandi provenienti dal mercato secondario, alcuni dei quali pagati il 400% rispetto al face value: nel corso della stessa operazione sono state sequestrate anche diverse decine di titoli d’ingresso contraffatti, oltre che a svariati articoli di merchandise non originali prodotti illegalmente.
Il nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza sta proseguendo le indagini per risalire ai portali e ai siti Web sui quali i biglietti incriminati sono stati rivenduti.
Ed Sheeran, in occasione del suo passaggio nel nostro Paese, era già stato colpito da tentativi di speculazione – in buona parte già intercettati dal rivenditore primario TicketOne, che aveva annullato 300 transazioni in prevendita a rischio secondary ticketing – non tanto odiosi, tuttavia, come quello che l’aveva visto protagonista in madrepatria, dove i biglietti per un suo concerto benefico erano stati oggetto di pesantissime operazioni di scalping da parte del bagarinaggio online.