Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di SIAE circa la presunta procedura di infrazione nei confronti del governo italiano riportata da alcune testate nazionali.
Non è in corso al momento alcuna procedura di infrazione nei confronti del Governo italiano per il decreto di recepimento della direttiva Barnier, che ha mantenuto in Italia l’esclusiva dell’intermediazione del diritto d’autore a SIAE, ad eccezione dei diritti online che sono già liberi. Ieri l’Assemblea della Camera ha dichiarato inammissibile l’emendamento presentato dal deputato Emiliano Minnucci proprio perché non relativo a una situazione in cui è in corso una procedura di infrazione UE. A sottolineare il “difetto di materia” è stato lo stesso Presidente di turno, onorevole Luigi Di Maio. Non ci risulta e ovviamente non possiamo pronosticare il futuro; possiamo però dire che l’Italia, a differenza di altri Paesi Europei, che non hanno ancora recepito la Direttiva, ha reso legge la direttiva Barnier seguendo l’invito all’armonizzazione. Il legislatore ha compiuto una scelta di merito sul recepimento e SIAE non può che seguire le norme adottate. Come SIAE, peraltro, continuiamo la nostra battaglia a tutela del diritto d’autore, forti dei risultati ottenuti in questi ultimi anni grazie anche alla digitalizzazione della Società. La partita del diritto d’autore si gioca a livello internazionale e SIAE è pronta a difendere i propri associati, non condividendo logiche di polverizzazione ed invece lavorando per consentire al repertorio italiano di continuare a rivestire un ruolo centrale nel panorama della produzione culturale.