Qualsiasi autore, editore, musicista ed artista italiano sa bene che la gestione e la valorizzazione del proprio repertorio diventano un affare molto complesso non appena le sue opere vengono utilizzate durante i live, in radio e TV e sui canali online ed acquisiscono una qualche notorietà.
Perché? Ma soprattutto perché, nella musica, ogni brano può avere molteplici aventi diritto.
La tutela trasparente, efficace ed imparziale delle opere, su cui fanno affidamento le carriere di migliaia di autori ed editori, poggia dal punto di vista pratico su principi di ripartizione che in questa rubrica abbiamo già analizzato. Ma l’efficacia di certi meccanismi è rafforzata e garantita alla base dalla centralizzazione del repertorio, la cui importanza è cresciuta negli ultimi anni in misura direttamente proporzionale alla complessità dello scenario digitale musicale.
In questa puntata diamo uno sguardo alla situazione italiana ed internazionale e cerchiamo di spiegare perché, come ci chiedono in molti, si parla sempre più spesso di quanto sia centrale il concetto di “One Stop Shop”.
Nell’attività di “collecting” dei diritti d’autore, SIAE fornisce un esempio pratico di cosa si intende per “One Stop Shop”, ovvero uno sportello e una piattaforma unici in grado di fornire offerta legale di contenuti in risposta a necessità di certezza e semplificazioni per gli utilizzatori e diritto al giusto compenso per il lavoro degli autori. In che modo? Grazie all’esclusiva nell’intermediazione delle opere tutelate sul territorio italiano:
Perché SIAE ha l’esclusiva in Italia e cosa comporta?
L’articolo 180 della Legge sul Diritto d’Autore prevede che l’attività di intermediario di opere tutelate sia riservata nel nostro Paese a SIAE. Questo è valido per tutti i canali di utilizzazione ad eccezione dell’online. Avere un operatore unico consente di tutelare meglio e a parità di condizioni autori ed editori e garantisce certezza e semplificazioni al mercato degli utilizzatori di contenuti. SIAE inoltre è una società di collecting generalista e senza scopo di lucro che, amministrando vari repertori, può far sì che quelli più ricchi sostengano quelli che lo sono meno e che autori di maggior successo sostengano quelli meno noti e più giovani. Una finalità sociale che contribuisce a mantenere vivo il patrimonio artistico e la diversità culturale italiana.
Nel contesto digitale che per sua natura è globale, l’esclusiva consente di avere più forza per negoziare i diritti con le grandi piattaforme che offrono contenuti online e quindi remunerare adeguatamente gli autori.
Quello di SIAE è un caso isolato o rientra nella norma? A livello internazionale si nota come nella gran parte dei Paesi europei opera di fatto una sola Società di collecting di riferimento per la gestione dei diritti musicali: GEMA in Germania, SGAE in Spagna, SACEM in Francia, PRS nel Regno Unito.
Inoltre, simultaneamente, è in atto un sempre più marcato processo di aggregazione internazionale tra le società di collecting, che rende l’accesso al repertorio più facile e le remunerazioni degli autori più omogenee anziché difformi.
SIAE è tra i fondatori, con la francese SACEM e la spagnola SGAE, del consorzio Armonia, hub internazionale per la gestione centralizzata delle licenze online che riunisce 9 Società e che ha un omologo nell’altro hub di riferimento, ICE, fondato dall’inglese PRS, dalla tedesca GEMA e dalla scandinava STIM, che hanno anch’esse aggregato i propri repertori.
In questo senso è significativo come negli Stati Uniti, che fanno eccezione nel mondo occidentale con più società di collecting musicale operative, sia intervenuto lo US Copyright Office erogando nel febbraio 2015 alcune linee guida finalizzate a “favorire l’aggregazione delle licenze di esecuzione e registrazione musicale, per una gestione più efficace delle licenze evitando le ridondanze derivanti dalla gestione separata”, recependo così le sempre più diffuse proteste degli autori americani che lamentavano discriminazioni subite in termini di differenti remunerazioni in base alle diverse società di appartenenza.
Aggregare le Società di collecting, agevolare l’accesso al repertorio e attuare una gestione centralizzata dei repertori complessi garantisce una tutela del diritto d’autore più efficace; la logica del “One Stop Shop” attuata in Italia da SIAE (settima società di collecting al mondo per incassi, con 85.000 associati, 12 milioni di opere gestite direttamente e 45 milioni attraverso contratti di reciproca rappresentanza, accordi con 120 Paesi per la gestione del repertorio SIAE nel mondo e 580.000 utilizzatori del proprio repertorio sul territorio) valorizza e difende i diritti degli autori italiani anche nel mercato unico globale, dove l’ampiezza e l’importanza del repertorio tutelato migliora le condizione di negoziazione con i grandi player.