Scontro aperto tra Sky, la piattaforma televisiva satellitare di proprietà di Rupert Murdoch, e la SIAE, la società italiana che esercita l’intermediazione del diritto d’autore in Italia: sembra infatti che il colosso della tv non versi più il dovuto alla SIAE da tempo, ma il caso è scattato negli ultimi giorni, all’indomani della messa in onda della finale di X Factor Italia.
Con un comunicato la SIAE ha fatto sapere che “Sky, con una decisione che non ha precedenti, ha deciso di non pagare il diritto d’autore. Ha cioè deciso che proprio quegli autori che hanno consentito l’esistenza stessa di X Factor, il talento, le emozioni, l’entusiasmo e soprattutto la musica che ne sono stati protagonisti, non saranno pagati per il lavoro svolto. I protagonisti di X Factor non hanno stonato, sono stati bravissimi. Sky, invece, proprio no”
Per quanto nel comunicato si attacchi frontalmente X Factor, in un’intervista rilasciata al portale di economia Business Insider, il direttore generale di SIAE Gaetano Blandini ha fatto sapere che il problema non riguarda solo il talent, ma esiste una situazione di morosità generale che riguarda tutte le trasmissioni di Sky, dalle serie tv all’intrattenimento, quindi colonne sonore, inserti in programmi tv e anche l’equo compenso previsto per il cinema: “Sky dal 1° luglio ha smesso di pagare ogni forma di diritti. È da quel giorno che tentiamo di capire il perché”.
Anche se il contratto in essere tra SIAE e Sky è attualmente scaduto, la società di Murdoch non ha mai risposto alle richieste di SIAE di trattare e ridiscuterne i termini. Chiaramente si tratta di ammanchi quantificabili in milioni di euro, e Blandini si dice preoccupato per le ripartizioni del primo semestre del 2018, che potrebbero subire pesanti ripercussioni soprattutto sui piccoli e medi autori che non ricevono gli anticipi.