Watch Time VS Esperienza Utente:
In questo caso l’esperienza è il numero di minuti o ore che un utente passa su YouTube, ma soprattutto da dove arriva. Se nella newsletter inserite i link al vostro video-diario del tour, e poi il vostro fan continua a navigare sulla piattaforma guardando anche altri contenuti, YouTube ‘accrediterà’ a voi il merito di aver portato click, dandovi punti nel ranking.
Consiglio: se create molti contenuti video, cercate di linkarli tra loro con le annotation. Non abbiate paura di far vedere video vecchi di un anno o più se sono in tema; YouTube è un archivio, non il feed di Facebook, se un vostro fan guarda più di un vostro contenuto avrete creato una perfetta esperienza utente.
Watch Time VS Keywords:
Adesso entriamo in un ambito più tecnico. Le keywords sono ‘un mondo’ utilizzato principalmente da chi fa affiliate marketing (vendita prodotti/strumenti) o tutorial, e funziona così: prima di fare un video si cercano quali sono le parole più digitate in un determinato argomento, poi si crea il video che possa rispondere a quelle ricerche.
Consiglio: se non volete entrare nel magico mondo di AdWords e del suo Google Keyword Planner, potete partire semplicemente dal motore di ricerca di YouTube.
Watch Time VS le prime 24 ore:
Quando caricate un video, YouTube controlla che tipo di traffico arriva nelle prime 24 ore e da un valore al tipo di interazioni che accadono in quell’arco di tempo. Cercate di massificare la comunicazione nel breve periodo e stimolare like, condivisioni e commenti; YouTube vi premierà con nuovi punti nel vostro ranking.
Consiglio: ideate un piccolo format da caricare in un dato giorno della settimana (live in sala prove, cover acustiche, contenuti extra musicali, etc.) e cercate di abituare i vostri fan all’appuntamento.
Dopo poche settimane il vostro canale crescerà in modo organico, perché gli utenti ritorneranno in quel giorno specifico. In questa maniera otterrete due risultati: incremento di watch time generale, incremento di watch time nelle prime 24 ore.