L’ultimo annuncio (semi-ufficiale) di Apple Music arrivò quando Jimmy Iovine disse, alla fine di settembre 2017, che il servizio aveva superato i 30 milioni di abbonati. Ora, il Wall Street Journal parla di 36 milioni di abbonati, significa quindi che la piattaforma ha aggiunto 6 milioni di nuove sottoscrizioni in meno di cinque mesi, 1,2 milioni ogni mese.
Apple è però ancora un passo dietro a Spotify, infatti la piattaforma fondata da Daniel Ek ha annunciato lo scorso mese di avere raggiunto i 70 milioni di abbonati con un aumento medio di due milioni di nuovi sottoscrittori ogni mese negli ultimi dieci mesi.
Tuttavia, secondo le previsioni del Wall Street Journal, negli Stati Uniti Apple è destinata a superare la base di abbonati totale di Spotify la prossima estate. Infatti, scrive il quotidiano, “Gli abbonati di Apple negli Stati Uniti crescono con un ritmo di circa il 5% al ??mese, rispetto al 2% di Spotify”.
Questa è una buona notizia per artisti ed etichette discografiche, ovviamente, ma, forse non così buona come potrebbe sembrare. Se tutti gli abbonati di Apple e Spotify (che sono 106 milioni) pagassero il prezzo ‘standard’ USA di 9,99 dollari al mese, i due servizi combinati genererebbero un volume di 12,7 miliardi di dollari enormi in un anno. Per i titolari dei diritti però non è proprio così, i ricavi sono infatti in ribasso.