Oggi un esempio vero, di vita vissuta durante un incontro con alcuni musicisti per un corso. Ci siamo soffermati su molti punti, ma quello della comunicazione coordinata e continua è stato quello più importante.
Ad esempio.
Secondo voi, un gruppo che utilizza questa immagine, che genere fa?

 

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Mi verrebbe subito da dire METAL, sia per il lampo, sia per i colori. In particolare mi ricorda il logo dei Saxon, una hair metal band anni ’80.
Invece fanno rap, ma in particolare, una ridottissima frangia del genere più indirizzata verso la poesia, il non rispetto della metrica e delle rime. Gli artisti che più si avvicinano a questo duo sono gli Uochi Tokie.
Quindi andiamo a vedere gli Uochi Tokie come si presentano dal punto di vista grafico.

 

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Gli UT scombinano le regole di comunicazione del rap. Per prima cosa non si autoritraggono nell’avatar e nella copertina di FB, poi utilizzano colori e figure molto lontane dalla classica comunicazione hip hop, ed è fondamentale, perché il vostro pubblico (o potenziale tale) deve sapere a cosa va in contro e decidere se ascoltarlo oppure NON ascoltarlo.
Se io sono un fan di Gemitaiz, Nitro o Salmo e sto cercando nuovi artisti, cercherò e mi fiderò soprattutto di immagini e rapper che hanno tratti simili, ancor prima di premere play; ed è abbastanza ovvio che pubblicando una foto del genere, è come se dichiarassi il mio genere di appartenenza.

 

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In questa foto ‘vedo’: popolarità, partecipazione, quindi mi viene in mente un artista molto famoso e che fa rap molto immediato, di facile ascolto, che non vuol dire mediocre, sia chiaro.
Quindi se clicco play mi aspetto quello stile, se non lo trovo scappo immediatamente. Torniamo quindi ai nostri rapper poeti.
Il modo più veloce e indolore per avere idee è quello di cercare per immagini su Google, lo facciamo attraverso una serie di parole chiave che possano racchiudere il concetto espresso dalla band emergente, e inseriamo: “poet rap new freedom speech design”, l’ultimo termine serve per stabilire un risultato di immagini ben precise. E il primo risultato della SERP è questo:

 

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Semplicemente guardandolo ci vengono in mente molti concetti e simboli: il microfono capovolto potrebbe essere una forma di netta differenza/lontananza dallo stile imperante, la gabbia al posto della capsula fa venire in mente l’assenza di libertà, così il canarino è un sinonimo di musica e cinguettio. Copiare l’immagine non è giusto, rubarla sì. Allora basterebbe modificare un po’ i colori, aggiungere una porticina aperta e cancellare il canarino; a questo punto abbiamo un concetto che dice: abbiamo liberato la  musica.
Se prendiamo il fan di Gemitaiz, Nitro e Salmo e gli mettiamo davanti l’immagine del microfono, forse sarà curioso oppure se ne andrà; se è curioso potrà cliccare per ascoltare le tracce, ma già sa che NON saranno le cose che ascolta abitualmente, così sarà più preparato e forse accetterà l’idea di qualcosa di nuovo, anche se le metriche non sono rispettate e le rime sono rare.
La comunicazione visiva è la caratteristica più immediata con la quale raccontare la vostra arte, è il primo passo per fare in modo che il pubblico si fidi di voi, anche senza avervi ascoltato.

 

 

 

Fabrizio Galassi