Il parlamento europeo ha approvato la riforma del diritto d’autore rinviata all’assemblea lo scorso 5 luglio: il testo è stato approvato con 438 voti a favore e 226 contrari – e 39 astenuti.
Il provvedimento, pure arrivato all’approvazione con modifiche – concretizzatesi in oltre 200 emendamenti – rispetto alla versione presentata in prima istanza, è stato negli ultimi mesi fonte di forte dibattito nell’industria musicale non solo europea, ma anche internazionale: mentre, da una parte, la discografia, la comunità artistica e le agenzie di collecting istituzionali hanno sempre sostenuto la riforma, salutandola come un passo avanti nel riconoscimento dei diritti del comparto creativo, dall’altra le grandi società informatiche internazionali hanno sempre mostrato forte perplessità nei confronti della direttiva, giudicandola un freno allo sviluppo della diffusione dei contenuti in Rete.
Le modifiche più sostanziali al testo sono state apportate agli articoli più discussi della riforma, l’11 e il 13 (sotto il profilo musicale, l’articolo 13 impone alla piattaforme di media sharing, anche UGC, l’utilizzo di filtri per impedire la pubblicazione non autorizzata di contenuti protetti da copyright).

 

Per approfondire https://www.rockol.it/news-695052/diritto-d-autore-il-parlamento-europeo-approva-riforma