Un gruppo di creditori della Gibson, la celebre manifattura di chitarre e bassi che alla metà del mese scorso ha annunciato di star attraversando una profonda crisi finanziaria, ha proposto alla società un piano di ristrutturazione del debito che prevede la rimozione dalle sue funzioni dell’attuale amministratore delegato, Henry Juszkiewicz, ritenuto il responsabile delle scelte sbagliate che hanno portato l’azienda sull’orlo della bancarotta: lo riferisce Bloomberg.com.
Secondo le indiscrezioni trapelate, i creditori temono che la Gibson non riesca a rifinanziarsi entro il 23 di luglio, termine entro il quale scadrà la cedola da 375 milioni di dollari nonché scadeza del debito con gli istituti di credito da altri 145 milioni: stanchi di investire in una società guidata da un ad non considerato all’altezza, i creditori vorrebbero ora esautorare Juszkiewicz e prendere il controllo dell’azienda, ridimensionando radicalmente l’intera dirigenza del marchio.