Google è pronto a imporre nuove e più severe restrizioni alle società che rivendono in rete biglietti di concerti: la mossa che mira ad arginare il fenomeno del secondary ticketing e impedire ai fan di pagare prezzi incredibilmente alti per acquistare biglietti su siti come Viagogo e StubHub. A queste società di rivendita di biglietti sarà vietato rivendicare di essere una fonte “ufficiale” di biglietti nei risultati di Google.
Dal marzo 2018, Google chiederà anche alle piattaforme di rivendita di dichiarare in maniera esplcita sulle loro pagine se i loro prezzi dei biglietti sono superiori al valore nominale, di modo che gli acquirenti siano consapevoli della possibilità di acquistare altrove a prezzi inferiori.