La reunion degli Spinal Tap ci sarà, ma non si terrà né su un palco, né in uno studio né tantomeno sul set, ma in tribunale: Harry Shearer, insieme a Christopher Guest, Michael McKean e al regista Rob Reiner, che nel 1984 crearono uno dei mockumentary più clamorosi (e divertenti) della storia del rock, hanno intentato causa alla società francese Vivendi, proprietaria del gruppo Universal, accusandola di aver manipolato i dati di vendita della pellica al fine di versare ai creatori della stessa una quantità inferiore di diritti rispetto a quella effettivamente maturata.
Ai quattro Vivendi ha dichiarato di aver guadagnato solo 98 dollari dalle vendite della colonna sonora del film tra il 1989 e il 2006, e di aver incassato, tra l”84 e il 2006, solo 81 dollari dal merchandise legato all’opera, nonostante – a detti dei querelanti – le “decine di milioni di dollari” maturati negli anni grazie alle edizioni dell’opera: Shearer e compagni ora pretendono, a titolo di risarcimento, 400 milioni di dollari.
“Sono indignato dall’insabbiamento operato da Vivendi e dalle sue controllate“, ha spiegato Guest: “E’ necessario sfidare un comportamento del genere nel modo più energico possibile“.
“Ciò che rende questo caso esemplare è il prolungato e sistematico occultamento dei profitti e la manipolazione intenzionale nella locazione dei guadagni presso le diverse controllate da Vivendi, oltre che al danno del talento creativo della band e del film”, ha spiegato Reiner: “Spero che questa causa salga al livello 11 [in riferimento alla scena del film, dove i volumi degli amplificatori, invece della tacca “10”, come valore massimo indicavano appunto “11”]”.
Per approfondire http://www.rockol.it/news-669308/spinal-tap-reunion-tribunale-causa-400-milioni-contro-vivendi