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TuneCore Italia ha debuttato il 13 dicembre lanciando la piattaforma .IT, il che significa, principalmente, contenuti e supporto in italiano. Ma anche collaborazioni dirette con realtà nostrane come il sito di found raising MusicRaiser e l’incredibile comunità di musicisti costruita da MusicOff.
La struttura basata a Brooklyn è stata acquistata lo scorso anno da BelieveDigital, join venture grazie alla quale TuneCore ha iniziato ad essere presente in maniera diretta in altri paesi extra USA, con la valuta corrente e contenuti dedicati.

 

Avevamo già parlato di TuneCore in uno speciale dedicato ai distributori digitali, concentrandoci su tre punti:
  • 100% royalties
  • Codici IRSC/UPC gratuiti
  • Costo (al cambio del 31 ottobre 2016) per album 27,46 Euro per un album + 47,77 per gli anni successivi
Con il debutto italiano, i prezzi sono stati allineati al mercato internazionale:
  • 29,99 Euro per un album + 49,99 per gli anni successivi
Il punto forte di una struttura internazionale/locale come è diventato TuneCore è principalmente sulla gestione delle royalties, in particolare su YouTube (con un costo di 9 Euro una tantum), e il servizio editoriale Publishing Administration, così descritto nel comunicato stampa: “servizio che offre registrazione mondiale e raccolta di royalties nonché opportunità di utilizzo in film, pubblicità, videogiochi e altro”.
Per accedere alla gestione delle edizioni (Publishing Administration) è stato creato un profilo dedicato con un costo differente: con 69,99 Euro da versare una volta soltanto, sarà possibile ‘registrare un numero illimitato di brani senza costi aggiuntivi’, e avere TuneCore come editore, in grado di vendere le licenze dei vostri brani per la sincronizzazione su TV e film.
Nell’ottica di una localizzazione dei contenuti e del servizio clienti, diventa però fondamentale ‘localizzare’ anche altri servizi, come ad esempio il TuneCore Fan Reviews per avere feedback sulla vostra musica da parte di utenti e appassionati di musica; il servizio è offerto da SoundOut.com a un costo di 15 Euro; ma i focus group della piattaforma sono basati sul Nord America e Gran Bretagna, diventa quindi difficile per un artista che canta in italiano avere dei riscontri autentici (ma non vale nel caso si realizzi musica per il mercato internazionale).
In generale TuneCore, e la sua versione italiana, è uno strumento dedicato ad artisti ed etichette indipendenti, ma con un mercato già avviato, con molti brani all’attivo che possono essere gestiti anche lato editoriale – nel caso non abbiate ancora destinato i 12/24esimi da un’altra società.

 

 

Fabrizio Galassi