Il gruppo Warner Music ha venduto 400 milioni di dollari di Spotify, ovvero circa tre quarti delle obbligazioni che la multinazionale guidata da Stephen Cooper posseva della piattaforma di streaming musicale diretta da Daniel Ek: come riferisce Music Business Worldwide, per direttiva emanata dallo stesso Cooper il 75% del totale realizzato grazie all’operazione di cessione sarà distribuito dal gruppo ad artisti inseriti nel proprio roster e a società partner.
Questa mossa arriva a meno di una settimana da un’operazione analoga messa in atto dal gruppo Sony, che ha ceduto ben 750 milioni di dollari di azioni di Spotify: è lecito parlare di fuga dallo streaming?