Ancora nel pieno della bufera legata a value gap e safe harbor – argomenti dei quali vi abbiamo parlato in più occasioni – YouTube ha appena siglato un nuovo contratto di licenza con la major Universal Music Group. I dettagli non sono stati resi noti, ma sappiamo che l’accordo stipulato dal colosso di video sharing è “globale e di più anni” e, secondo quanto riportato da Billboard, prevede per Universal Music Group la possibilità di inserire contenuti tra i servizi a pagamento della piattaforma, non fruibili quindi dagli utenti che fanno uso soltanto del servizio gratuito.
Prima di stringere la mano a UMG, la piattaforma americana, controllata di Google, ha stretto accordi anche con Warner Music Group e, secondo una fonte di Billboard, con Sony Music. I negoziati tra industria musicale e YouTube si inseriscono in un contesto che vede l’azienda californiana pronta a lanciare un servizio di streaming a pagamento che, secondo indiscrezioni, potrebbe chiamarsi Remix e che certo non potrebbe prescindere dalla firma di contratti di licenza con le grosse case discografiche.
Lucian Grainge, CEO di UMG, ha dato qualche indizio sulla natura dell’accordo:
Questo importante passo avanti garantisce ai nostri artisti e autori una maggiore flessibilità sui contenuti e un compenso crescente legato ai contenuti di YouTube gratuiti (supportati dalla pubblicità) e da quelli a pagamento, promuovendo anche l’impegno di YouTube a gestire i diritti musicali sulla sua piattaforma.